Ci abbiamo provato: pensavamo che all'età di 25 giorni la Zampetta fosse abbastanza grande per poter uscire il sabato sera.
Precauzioni: passeggino, mega borsa con tutto l'occorrente per ogni evenienza, cambio pre-uscita e abbondantissima dose di latte sperando che l'autonomia si dimostri superiore al quarto d'ora.
Si va in centro per una passeggiata e per vedere qualche amico e fare 2 chiacchiere visto che i genitori ogni tanto hanno bisogno di un minimo di relazioni sociali.
Si va, si parcheggia, non si dimentica niente del necessario e comincia l'avventura. La serata è calda (anche troppo per me, appena decente per la Spiff) e quindi anche la Zampetta starà bene. Per il momento è tranquillissima, sveglia e attenta con gli occhioni aperti: un vero amore.
Si arriva in piazza dove si comincia a sentire la serie infinita di frasi già sentite mille volte: ma come è carina/buona/attenta/sveglia, non piange/strilla/fa i capricci/ mai, ma come siete fortunati che magari ha anche l'interruttore per farla dormire.
Facciamo finta di niente.
Cominciamo a fare due passi, vediamo il passeggio serale della città e tutto sembra procedere nel migliore dei modi quando ad un tratto la Spiff se ne esce con "Potremmo prendere un gelato!". Alla "o" di gelato, la piccola Zampetta malefica si accende e comincia a carburare il suo pianto più disperato che nel giro di pochi secondi diventa incontrollabile voglia di attaccarsi alla tetta della mamma.
La Spiff trova una panchina libera e comincia a soddisfare il desiderio del piccolo e vorace esserino, io vado in gelateria a prendere una piccola quanto eccessivamente costosa coppa di gelato che mi premurerò di dividere fraternamente con la Spiff e cercare di alleviare la sua fatica lavorativa. Gli amici un po' spaesati siedono sulla panchina a fianco come in attesa.
"Ragazzi, non lasciateci soli, venite qui"
"Mah, no, noi aspettiamo..."
"Ma sapete che la durata media di una poppata è di una mezz'ora?"
"Ah, no, veniamo li, allora"
(Passa mezz'ora)
Alla fine della poppata come per un sesto senso ci riavviciniamo alla macchina, gli amici forse non stanno capendo il motivo di tutta questa fretta e si azzardano a chiedere: "Ma adesso poi dorme tutta la notte o mangia di nuovo?"
Metto la navicella sul sedile posteriore, chiudo la portiera. Nel momento stesso in cui chiudo la portiera comincia a carburare di nuovo il suo pianto....
"No, mangia di nuovo...."